Le principali varietà di mele che si possono acquistare in Italia

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Una mela al giorno toglie il medico di torno: tutti, almeno una volta, hanno recitato questo proverbio. Il frutto in questione è indubbiamente ricco di benefici, ma non bisogna dimenticare che le sue peculiarità possono cambiare notevolmente a seconda della varietà. Sì, hai capito benissimo: di mele ce ne sono tante.

Vediamo, nelle prossime righe, alcune delle più importanti varietà che si possono acquistare in Italia.

Mele della Val di Non

Di queste mele avrai sicuramente sentito parlare almeno una volta, anche solo in occasione di qualche pubblicità in televisione. Unica varietà del frutto a potersi fregiare dell’etichetta DOP (Denominazione di Origine Protetta), si contraddistingue per la possibilità di considerare tre sotto varietà.

Si tratta della Golden Delicious, nota per il suo colore vivace che viaggia tra il giallo e il verde, la Renetta Canada, che annovera tra le sue caratteristiche la buccia rugosa e di colore verde, e la Red Delicious, una mela dalla buccia rossa e dalla consistenza pastosa una volta che la si morde.

Mele Nicoter Kanzi

Il caso della mela Nicoter Kanzi, da quasi vent’anni disponibile sul mercato italiano – questa varietà ha trovato nella zona del Trentino Alto Adige il clima perfetto per prosperare – è molto particolare.

Parliamo innanzitutto di una varietà di mele molto giovane. La sua introduzione iniziale sul mercato, infatti, risale al 1994. Tutto è cominciato in Belgio, con l’immissione in commercio di una mela frutto dell’incrocio tra la varietà Gala e la Braeburn.

Il nome è l’unione tra Nicoter, denominazione commerciale del cultivar originale, e Kanzi, termine della lingua Swahili che può essere tradotto con “tesoro nascosto”.

Particolarmente ricca di vitamina C e croccante, è nota anche per essere una delle varietà di mele più facili da conservare.

Mele dell’Alto Adige IGP

Sotto a questo cappello è possibile includere un gran numero di varietà, tra le quali è possibile menzionare le già citate Braeburn e Gala, ma anche la Elstar e la Granny Smith, giusto per citarne alcune tra quelle ammesse dal disciplinare.

Tra le caratteristiche che rendono queste mele speciali va menzionata innanzitutto l’influenza del clima. L’Alto Adige è una zona dove è possibile apprezzare un’alternanza tra momenti in cui domina l’aria fredda e altri nel corso dei quali, invece, soffiano venti più caldi.

Questa alternanza permette al frutto di maturare molto lentamente.

Le mele in questione beneficiano anche delle caratteristiche del terreno, noto per il suo ottimo drenaggio e per il fatto di garantire uno sviluppo ottimale delle radici.

Melannurca Campana IGP

Quando si pensa alle delizie vegetali della Campania, non sempre la mela è quella che viene in mente prima. Nel momento in cui la si chiama in causa, non si può non menzionare il suo colore rosso acceso. Non tutti sanno che si tratta di un risultato al quale si arriva dopo un processo specifico.

Questa mela, infatti, è sottoposta a un processo di maturazione controllato nel contesto dei melai, termine tecnico con il quale si indicano appezzamenti di terra dove le mele si conservano dopo la raccolta e, periodicamente, girate manualmente. Grazie a questo passaggio, si permette alla luce di raggiungere tutta la superficie della buccia del frutto.

Anche in questo caso, il nome comprende due varietà, ossia l’Annurca e la cosiddetta Rossa del Sud.

Dal punto di vista del sapore, questo tesoro della Campania è noto per il suo gusto piacevolmente aromatico e per la polpa, che colpisce per il fatto di essere particolarmente soda e croccante.

Mela della Val Bormida

Nome che raccoglie sotto di sé ben 18 varietà di mele provenienti da un piccolo territorio tra Piemonte e Liguria, è un trionfo di delizie e di curiosità.

Sapevi, per esempio, dell’esistenza della mela Campanellina, i cui semi emanano un suono simile a quello di un campanello se la si scuote?