Come noto, i contribuenti possono beneficiare di agevolazioni fiscali finalizzate a soddisfare la realizzazione di interventi di restauro e di manutenzione degli immobili, con un limite di 96 mila euro per unità immobiliare e percentuale del 50%.
Ma le porte blindate possono identicamente usufruire di tali agevolazioni?
La risposta, come ci suggerisce un leader di settore come portablindata.it,è positiva. Tra gli interventi che maturano il diritto alla detrazione del 50%rientrano infatti anche quelli che sono finalizzati a mettere in sicurezza le abitazioni, e dunque prevenire il rischio di comportamenti illeciti da parte di terzi, come i furti e i reati che comportano l’intrusione in appartamento.
Da quanto sopra ne deriva che le agevolazioni interessano anche l’installazione e/o la sostituzione delle porte blindate, al di là della classe di sicurezza che il proprietario immobiliare ha modo di scegliere.
A proposito di classe sicurezza, è bene rammentare come – sulla base della normativa europea Uni En 1627 – esistono sei diverse categorie, ognuna delle quali in grado di “ospitare” delle porte blindate a seconda del loro grado di resistenza contro gli scassi, mediante la fruizione simulata di diversi strumenti e strategie di effrazione.
Più nel dettaglio:
- Classe 1: resistenza a scasso con l’impiego della sola forza fisica;
- Classe 2: resistenza a scasso con l’uso di attrezzi semplici;
- Classe 3: resistenza a scasso con l’uso di cacciaviti e piede di porco;
- Classe 4: resistenza a scasso con l’uso di seghe, martelli, accette, scalpelli, trapani a batteria;
- Classe 5: resistenza a scasso con l’uso di attrezzi elettrici, come seghe a sciabola e mole ad angolo con disco di max 125 mm di diametro;
- Classe 6: resistenza a scasso con l’uso di attrezzi elettrici ad alta potenza e mole ad angolo con disco di max 230 mm di diametro.
Ne deriva che l’uso di porte blindate di Classe 1 sarà in grado di offrire un livello di sicurezza più basso, essendo utile solo a resistere alla forza fisica che può essere utilizzata per tentare l’apertura della porta, ma non l’uso di cacciaviti e piedi di porco. Di contro, le Classi di sicurezza più elevate, come la 5 e la 6, sono in grado di offrire una sicurezza notevolmente maggiore e, per questo motivo, si trovano non solo negli appartamenti dei proprietari più sensibili al tema, quanto anche in alcuni esercizi commerciali come le gioiellerie.
Tornando alla detrazione, il bonus fiscale può essere usufruito con una percentuale del 50% della spesa, fino a un tetto massimo di 96 mila euro, da ripartirsi in 10 quote annuali di pari importo. Per usufruire della detrazione, è necessario inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali che identificano l’immobile: è altresì opportuno che i pagamenti vengano effettuati con bonifico bancario o postale, in cui risulti la causale del versamento riferita alla norma, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA del beneficiario del pagamento.