Secondo l’ Oxfam, una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo, 62 abitanti del pianeta Terra hanno in mano più o meno il 50% di tutta la ricchezza mondiale. Sembra la trama di un film distopico, ma è la pura e cruda verità. Nel presentare il risultato della ricerca, alcuni esperti hanno spiegato come mai più di adesso si avverta la necessità di includere la questione nell’ agenda politica internazionale.
“L’ indagine di Oxfam ci dice qualcosa che sapevamo già ed ha il merito di mettere tutto nero su bianco. Ora è importante che le istituzioni internazionali dimostrino di avere volontà e capacità per affrontare il problema e proporre soluzioni a lungo termine. Abbiamo bisogno di politici che dimostrino di avere una visione, un progetto per migliorare le cose – altrimenti questo dato è inevitabilmente destinato a peggiorare.”
“Dal 2010, 3,6 miliardi di persone, ovvero la metà della popolazione mondiale, ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari”, si legge nel report della Oxfam, che rivela: “I 62 super-ricchi hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, arrivando così ad un totale di 1.760 miliardi di dollari, in un contesto che continua a lasciare le donne in condizione di grave svantaggio”.
Una tendenza che si riflette, dove un misero 1% di abitanti può vantare qualcosa come il 23,4% della ricchezza nazionale netta. Per fare un paragone, l’Oxfam spiega come questa cifra sia “in valori assoluti paria 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei nostri connazionali”.
Un’ accusa, quella lanciata dalla confederazione internazionale, non fine a sé stessa: “Porre fine ai paradisi fiscali, quei luoghi nei quali multinazionali ed élite economiche si rifugiano evitando di contribuire, con la giusta quota di tasse, al finanziamento di servizi pubblici gratuiti e di qualità a tutti i cittadini”, è secondo Oxfam la ricetta per riequilibrare la ricchezza.