Green Pass: cos’è, quanto vale e come ottenerlo

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green pass per viaggiare

Da qualche settimana a questa parte centinaia di migliaia di italiani stanno ricevendo un SMS e una email del Ministero della Salute con la quale scaricare il Green Pass

Il documento che permette di attestare di essere stati correttamente vaccinati o essere guariti dal Covid-19, o ancora essere stati sottoposti a tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Coloro che non hanno ricevuto l’SMS o l’email con il codice possono tuttavia correre ai ripari chiamando il numero 1500 e richiederlo, oppure inviare una lettera di posta elettronica all’indirizzo [email protected], indicando:

  • Codice fiscale
  • Data di vaccinazione
  • Data del tampone negativo
  • Data del primo tampone positivo (per i guariti)
  • Email a cui si vuole ricevere il codice per scaricare il pass.

Cos’è il Green Pass

Chiarito quanto sopra, ricordiamo che il Green Pass è un documento entrato in vigore in tutta Europa dallo scorso 1 luglio, e in grado di costituire – si legge sul sito internet della Commissione Europea – la prova digitale che attesta che una persona è stata vaccinata contro la patologia da Covid-19, ha ottenuto un risultato negativo al test, oppure è guarita dalla patologia.

Disponibile in formato digitale e/o cartaceo, dotato di codice QR, è un documento gratuito, reso nella lingua nazionale (nel nostro caso, l’italiano) e in inglese, e valido in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

Tutto bene? Non proprio. Perché, complice la volontà di ogni Paese di anticipare il Green Pass in modo univoco e personalizzato, nel nostro Paese nelle due settimane precedenti era già entrata in vigore la certificazione verde, distribuita tramite il sito internet dgc.gov.it.

Differenze tra Green Pass Italiano ed Europeo

Ma quali sono le differenze tra il primo Green Pass italiano e quello europeo?

Anche se non sono profonde, val la pena rammentare che le divergenze riguardano in primo luogo il momento del rilascio.

Il Green Pass italiano è infatti rilasciato 14 dopo la somministrazione della prima dose del vaccino, mentre dopo la seconda somministrazione il pass rimarrà valido per nove mesi. In caso di tampone negativo la certificazione avrà una durata di 48 ore dal momento in cui è stato effettuato il test, mentre nel caso di guarigione dal Covid-19 la durata della validità del pass è di 180 giorni.

Di contro, il Green Pass europeo ha una validità con decorrenza solo dopo la seconda dose di vaccino (fa eccezione il vaccino Johnson & Johnson, che ha un un’unica dose). In questo caso, dunque, il pass italiano potrà essere utilizzato esclusivamente per gli spostamenti a livello nazionale, mentre quello europeo sarà utile per spostarsi a livello internazionale.

Ricordiamo tuttavia che l’UE ha fornito la libertà agli Stati membri di stabilire regole nazionali sulla possibilità di far entrare all’interno dei propri confini nazionali anche le persone che hanno ricevuto una sola dose di vaccinazione.

Come ottenere il Green Pass

Il Green Pass può essere ottenuto attraverso il sito dgc.gov.it, gestito dal Ministero della Salute. Per accedere alla piattaforma sarà sufficiente inserire i dati della tessera sanitaria o la propria identità digitale. In alternativa è possibile usare l’app IO o l’app Immuni. A breve sarà disponibile anche all’interno del Fascicolo sanitario elettronico regionale.

Nel caso in cui non si disponga del computer sarà possibile richiedere il documento al medico di base, al pediatra o al farmacista, presentando la propria tessera sanitaria. Ricordiamo invece che i bambini non sono coinvolti per il momento da questa fase di vaccinazione, e che gli under 12 che non possono accedere alle vaccinazioni possono comunque ottenere una certificazione sottoponendosi al test molecolare o antigenico.