Il Natale? Per la maggior parte delle persone è sinonimo di feste e di benessere, ma per altre persone è un periodo di particolare “rischio” cardiovascolare
Un recente studio pubblicato sul British Medical Journal ha infatti analizzato 238.000 casi di attacchi cardiaci in Svezia tra il 1998 e il 2013, scoprendo che nel Paese si è verificata una media di 50 attacchi di cuore al giorno, con l’eccezione della vigilia di Natale, quando il numero ha raggiunto quota 69 attacchi, con un aumento del 37 per cento.
Tuttavia, i ricercatori hanno fatto qualcosa in più, e non si sono limitati ad avvertire della possibilità di un arresto cardiaco la vigilia di Natale. Hanno infatti anche individuato un momento in cui le persone sono più a rischio: le 22 di sera. La maggior parte delle segnalazioni di infarto si è infatti verificata proprio in quel periodo.
Sebbene gli autori non siano stati in grado di determinare per quale esatto motivo durante la vigilia di Natale avvenga il picco degli attacchi di cuore, è possibile che alcuni fattori emotivi siano portati in primo piano durante questo particolare periodo.
“Non lo sappiamo per certo, ma l’angoscia emotiva, unitamente a un’esperienza acuta di ansia, tristezza, dolore e stress, aumenta il rischio di un attacco di cuore” afferma il co-autore dello studio, il dottor David Erlinge del dipartimento di Cardiologia dell’Università di Lund ai microfoni del Daily Telegraph.
Tra gli altri spunti di interesse, emerge anche che, sebbene le 22 della vigilia di Natale siano il momento più pericoloso per gli attacchi di cuore, anche il giorno di Natale e quello del 26 dicembre siano classificabili come ad elevato rischio. “Il picco è molto pronunciato la vigilia di Natale e nei due giorni successivi, quindi, penso che la ragione di tutto ciò sia qualcosa di specifico nel modo in cui celebriamo queste feste”, ha detto Erlinge.
Il coautore ha poi aggiunto di ritenere che le persone dovrebbero essere consapevoli dell’aumento del rischio cardiovascolare associato al disagio emotivo e all’assunzione di cibo eccessivo che può avvenire durante le vacanze. “Dobbiamo preoccuparci di più dei nostri amici e parenti anziani e malati”, ha concluso.
Vale la pena di notare che in Svezia, la principale celebrazione di Natale è la vigilia di Natale. Quanto sufficiente per suggerire che, forse, in altri Paesi il rischio potrebbe slittare alle 22 del giorno di Natale.