Abbiamo conosciuto Checco Zalone come comico della televisione, adesso ha fatto un record di incassi con il suo film “sole a catinelle” che ben poche persone si sarebbero immaginate. Non è da rimanere sorpresi che sono state aspre le critiche per questo suo inaspettato successo. Sembra che la popolazione italiana si sia catapultata a vederlo nelle sale cinematografiche, per il semplice gusto di fare due risate.
A chi può aver dato fastidio la vittoria di un po’ di semplice e sana risata? Probabilmente agli stessi che in passato ha dato fastidio il successo di De Sica o di Verdone. Quelli che la comicità schietta e popolana da fastidio. Le sale cinematografiche si sono affollate e il ragazzone ignorante (solo nella finzione) ha saputo conquistare una buona fetta della popolazione.
Ma qui viene da chiedersi: alla critica da fastidio Zalone o piuttosto le persone che lo vanno a vedere? La critica sembra rivolgersi al mancato gusto degli italiani verso la sana cultura. Quello che domandiamo a chi espone questi giudizi aspri è: un appassionato dei film d’autore, dell’arte e di tutto ciò che ne può mostrare una sfumatura colorita, non può divertirsi e godere di un semplice film comico capace di intrattenere poco meno di due ore? Il successo di Checco Zalone, nel suo genere simpatico e ironico, è stato più che meritato.