Bambini e smartphone, nuovo studio mette in guardia sui pericoli

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Bambina smartphone

Un nuovo studio condotto dal National Institutes of Health, e in grado di coinvolgere più di 11 mila bambini negli Stati Uniti, è arrivato a condividere le prime, preoccupanti riflessioni, sull’uso eccessivo dei display di smartphone, tablet & co. da parte dei bambini più piccoli.

Stando a quanto affermano le prime valutazioni – che, precisano i ricercatori, dovranno comunque essere seguite da nuove analisi – pare che i bambini che trascorrono almeno due ore di tempo al giorno davanti a uno schermo avrebbero un punteggio più basso sui test del linguaggio e del pensiero. Considerato che i più giovani passano fino a 6 ore al giorno sul loro telefono o sul tablet, tale incipit non può che aprire dei margini piuttosto preoccupanti per gli effetti di medio e lungo termine.

Ad ogni modo, non tutti i risultati sembrano già essere sufficientemente “digeribili” dalla comunità scientifica. Gli stessi ricercatori avvertono infatti come prima di poter trarre delle considerazioni definitive occorrerà aspettare delle nuove rilevazioni.

Per esempio, nello studio viene sottolineato come i bambini che trascorrono più di 7 ore al giorno davanti ad un display avrebbero anche un assottigliamento prematuro della corteccia rispetto ai loro coetanei che utilizzano gli strumenti tecnologici con minore intensità. Ad ogni modo, il fatto che la corteccia – lo strato più esterno del cervello – risulti essereassottigliato in tale sub-popolazione di giovani e giovanissimi, non significariconoscerne termini di causalità, nel senso che non è possibile ancora sancirese tale assottigliamento sia o meno causato da qualcosa di diverso dalprolungato tempo di visione sul display.

A ricordarlo, in tal senso, è la coordinatrice dello studio, Gaya Dowling, che rammenta come tale rilevazione non sia ancora assoggettabile di per sé a un fatto negativo, precisando che il diradamento della corteccia è generalmente associato a un cervello più maturo di quelli dei soggetti di 9 e 10 anni, e dunque non siano chiare le implicazioni di tutto ciò in un cervello più giovane.

In ogni caso, in attesa disaperne di più, chiare sono le raccomandazioni ai genitori di evitare del tutto l’uso dei media digitali, nei bambini sotto i 18 – 24 mesi, e di limitare comunque la fruizione dei contenuti digitali anche negli anni che seguono. Insomma, come per altre cose, la tecnologia è importante, ma l’eccesso è dannoso.