Sindrome del piriforme: cause, sintomi e come farlo passare

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Sindrome del piriforme

Nella muscolatura della regione glutea, c’è il muscolo piriforme. Esso è localizzato nella parte interna e profonda del bacino. Proprio nella zona che si trova al di sotto dei glutei. Lo sviluppo è dall’interno all’esterno del bacino, attraverso il grande foro ischiatico.

Abbiamo parlato in un precedente articolo della pubalgia e ringraziamo ancora una volta il dottore Luigi Loreto per l’aiuto che ci ha dato per risolvere il problema del piriforme.

Il muscolo piriforme

Il muscolo piriforme ha la funzione di ruotare esternamente il femore e di allontanarlo dall’asse del corpo, al fine di stabilizzare l’articolazione dell’anca. È proprio la compressione o la contrazione del muscolo piriforme a provocare danni al nervo sciatico, preludio all’insorgere della sindrome del piriforme.

Il nervo sciatico

Il nervo sciatico è il voluminoso, oltre ad essere il più lungo, del corpo. Si presenta come tronco unico ai lati dell’osso sacro e passa attraverso il grande foro ischiatico. Da qui raggiunge il forame infrapiriforme, al di sotto del margine inferiore del muscolo piriforme in uscita dal bacino.

È qui che il muscolo, andando ad occupare lo spazio dedicato al decorso del nervo, provoca il dolore.

Le cause della sindrome del piriforme

Essendo un muscolo sempre in movimento, può irritarsi dopo lunghi periodi di inattività o durante un esercizio intenso. L’essere continuamente a lavoro aumenta la vulnerabilità.

La compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme può dipendere da:

  • alterazioni congenite;
  • presenza di un importante trauma dovuto ad un incidente, una caduta o ad un’improvvisa torsione dell’anca;
  • ipertrofia del muscolo piriforme per eccessivo utilizzo;
  • esiti di iniezioni intramuscolari in sede glutea;
  • uno spasmo del muscolo piriforme di origine idiopatica;
  • dismetrie degli arti inferiori (differenza di lunghezza dei segmenti ossei delle gambe);
  • posture non corrette.

Oltre alle cause elencate, possono essere considerati dei grandi fattori di rischio, anche un lavoro sedentario oppure sport come: ciclismo, equitazione e corsa. La combinazione può agire ai danni del muscolo piriforme e del nervo sciatico, provocando dolore e intorpidimento in tutta la parte del retro-coscia. Coinvolgendo anche il polpaccio e il piede.

Sindrome del piriforme: i sintomi

Dolore e bruciore alla natica e nella zona dell’anca, anticipano la sindrome del piriforme. Compaiono, talvolta, formicolii o intorpidimento dei nervi. Dal gluteo il dolore si irradia alla coscia, dietro, e lungo la gamba.

Il dolore già c’è quando ci si alza dal letto e peggiora durante i movimenti e seduti. Può comparire un intorpidimento in tutta la zona muscolare che si accompagna a una riduzione della mobilità dell’anca.

Sindrome del piriforme: la diagnosi

Occorre un’integrazione tra i sintomi riferiti dal paziente e le indagini strumentali . Un problema muscolare come questo non è visibile in una risonanza magnetica o in una ecografia. È necessario effettuare test diagnostici come RMN o Tac. Gli unici che servono a escludere il coinvolgimento dei dischi o di eventuale presenza di artrite.

Si analizzano:

  • la comparsa dei sintomi;
  • le posizioni e le attività della vita quotidiana che evocano il dolore;
  • le posizioni e le attività della vita quotidiana che lo migliorano;
  • la risposta ai farmaci.

Ripetiamo: stare seduti per troppo tempo, guidare a lungo, accavallare le gambe, stare troppo tempo in piedi, aggrava il dolore. Va evitato assolutamente lo squat in palestra e la corsa.

Lo specialista fa eseguire determinati movimenti per capire quali sono le posizioni che causano dolore.

I Trattamenti consigliati dallo Studio Delos

Trattamento di Tecarterapia

Consigliamo di rivolgersi quanto prima a un professionista, anche per prevenire complicanze. Un esame obiettivo e test di stimolo conducono ad una diagnosi senza errori. Riposo, sedute di stretching ed esercizi specifici per l’anca e il muscolo piriforme fanno parte del trattamento i cura. Anche l’uso di antinfiammatori non steroidei, o FANS (come l’ibuprofene o il naprossene), allievano il dolore.

Tipologie di trattamento

Tecarterapia: per ridurre dolore e infiammazione utilizza correnti elettromagnetiche che aumentano la circolazione sanguigna e il flusso linfatico;

Terapia manuale: per migliorare la mobilità e il flusso sanguigno, massaggio e manipolazione dei tessuti molli e delle articolazioni;

Tecniche miofasciali: intervento sulle contratture muscolari e le aderenze che causano dolore;

Esercizi di stretching (e di rafforzamento dei muscoli dell’anca): per allungare e rinforzare il muscolo piriforme e ridurre la compressione del nervo sciatico.

La sintesi di tecarterapia, terapia manuale e tecniche miofasciali, con l’esercizio terapeutico, è la migliore cosa nel trattamento della sindrome del piriforme. Affidandosi a professionisti specializzati, come i fisioterapisti dello Studio Delos, si può ricevere il migliore trattamento personalizzato e sicuro.